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lunedì 9 gennaio 2012

Se il tempo


A volte penso che il tempo si diverta
a impregnarci l’anima dei suoi capricci,
che si diverta a cambiarci dentro e fuori
scivolandoci addosso
non come tela di seta,
bensì come ruvida canapa
che al tocco ferisce.
Altre volte vorrei potermi sedere
vederlo passare nel fiorire della terra
negli alberi che crescono
nella vita che nasce, scorre e vola oltre lui,
oltre il tempo …
vorrei non dover avere scelte da fare,
preoccupazioni cui dover dedicare
parte dei miei pensieri,
vorrei che mi avvolgesse piano
con braccia materne mi cullasse teneramente
mi sussurrasse parole lievi …
vorrei che non scandisse ogni istante
con un ritmico ticchettio
ora veloce da rubarmi il fiato,
ora lento da far morire dentro …
vorrei poterlo fermare
per assaporarmi i momenti intensi
pregni di emozioni
che simili a cibo prelibato
vengono divorati senza quasi sentirne il sapore,
vorrei altre volte spingerlo via
e via con sé tutto il male che c’è,
quello che mi passa accanto,
quello che ho dentro,
quello che ti divora piano …
vorrei anche poter in esso saltellare,
un po’ a ritroso per ritrovarti,
un po’ in avanti per incontrarci ancora …
vorrei che il tempo nel suo scorrere
fosse come vento tiepido e brezza leggera
e il suo profumo intriso di primavera,
in sé portasse un sentore di mare e sapore di frutta
e fluttuandoci attorno
cancellasse le lunghe e logore attese
allietandoci solo di allegre sorprese …
ma se il tempo fosse tutto ciò
nessuno più avrebbe desiderio di lasciarlo andare
invece il tempo fa da padrone
ci prende, ci accarezza,
un po’ ci corrode
un po’ ci accontenta
a volte ci sorride
altre ci turba
egli è libero
e noi liberi in lui non lo saremo mai

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