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giovedì 3 ottobre 2013

Penombra 13 agosto 2013

PENOMBRA
grotta
Si fa strada il giorno
entra dalle fessure
spiragli decisi
nell'appannato sguardo
ancora naviga
l'intimo pensiero
in sogni offuscati
era tempesta di pensieri
parole come vento
in tumulto l'onda nel cuore
urlava il sentire
nell'eco passato
ha scavato rocce d'anima
semisommerse grotte madide
in balia dell'evento
scandagliate
dall'umore profondo
rilascia ora prisma di colori
carsica erosione
s'infiltrano lacrime
nell'umido incarnato
ed è incanto infinito
...

domenica 16 giugno 2013

Indugi

Indugi d'autunno
sui campi di grano
cremisi petali
vestiti leggeri.
A volte mi chiedo
qual son i pensieri
di quel cielo muto
scritto di nubi.
Sconvolta la terra
invasa dall'acqua
nuovo diluvio
sull'uomo immondo.

Sconvolgimenti d'anima

Monili d'inverno
regali senza pari
nuvole in fiore
oscurano il cielo
turbini di vento
danza e sconcerto
rami spezzati
figli strappati
trema il cielo
sussulta la terra
anomalo tempo
ignaro sentimento
si spiega in pianto
il bizzarro evolversi
di questo canto
nenia sofferta
che brucia l'anima
e strazia il cuore
tormento interno
dilania e sconcerta
quei brevi istanti
di presenza nell'universo.

lunedì 8 aprile 2013

Insonnia

... sono quasi le 3 del mattino
ho mille pensieri che pesano addosso
come una coperta di lana d'estate
ho sassi che rimbalzano nello stomaco
una indigestione di parole
dette con garbo
servite su una portata d'argento
ma piene di ipocrisia
...
bocciata per vizi di forma
...
sono un verbo coniugato all'imperfetto
ma sono me stessa e nulla mi cambia
...
Lui stava con i più piccoli
Lui stava con i deboli
Lui stava con gli emarginati
Lui non sceglieva l'elite
...
io non sono l'elite
sono e mi sento piccola
sono e mi sento debole
sono e mi sento emarginata
io sono io
e solo Lui mi ama per come sono
...
e in questa notte lo cerco
cerco il suo conforto...

io nella mia fragilità...

mercoledì 6 marzo 2013

Compagna di brevi istanti

Un falso buongiorno
biascicato tra rifiuto e rabbia
piange il cuore come nuvola
giornata di freddo sole
sfumava l’alba nel terso infinito
s’affianca oggi la morte
sorride mesta
sguscia sui muri pregni d’odori
non parla,
non da rifiuti,
non mette stop,
lascia libertà e scelta
oggi la morte ha un respiro quieto
odora quasi di buono
si desta tra le lenzuola
un lieve movimento
accolta nel tepore
parole sussurrate
non disturbare l’irreale sonno
d’improvviso si alza lieve
fa un giro di danza
percorre la stanza
rimane in apnea
qualche secondo
s’accascia
riposa
non è poi così male oggi
mi accontento anche di lei
compagna di un breve tratto.

Dicotomie

L’utopia Manicheista si sgretola
nella semplicità dell’esistenza:
L’uomo e la donna
concetti diversi
consolidati in un figlio ,
il cuore e la mente
l’esegesi di un’anima
che palpita e pensa,
la destra e la sinistra
il bene e il male
senza l’uno non vi è l’altro,
il giorno e la notte
il bianco e il nero
sfumano in alba e tramonto,
il cielo e la terra
l’impalpabile e il calpestabile
si fondono in pioggia e limo,
l’acqua e il ghiaccio
liquido e solido
evaporano in un raggio di sole,
l’amore e l’odio
simili contrapposti
entrambi partoriti sentimenti.
L’utopia della distinzione
si perde nel grigio di tutto,
nell’amalgama lento
della vita che scorre
silente e rumorosa,
ricolma e completa
senza ghigliottine
a voler distinguere e dividere.