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martedì 10 dicembre 2013

A MariaChiara 27 ottobre 2013

A TE AMICA DOLCE: MARIACHIARA
Sei chiusa come un riccio
asettica alle emozioni
infili perle di ricordi
come immagini del presente
cammini su di un filo
sottile e vacillante
trattieni fiato e lacrime
nulla traspare
mentre degluttisci i minuti
lui è li accanto a te
presenza consistente ed eterea
lui è in te
lui è te
è il sangue che ti scorre nelle vene
ti è guida e sostegno
è affetto indissolubile
che ti avvolge piano
scalda il tuo cuore
ora dopo ora
come un magma stagno
risale dai condotti
implode e affiora
mare sulla spiaggia
sale sulla faccia
un caldo rigagnolo
solca le gote
non reprimere
lascia scorrere il fiume
non trascinerà via nulla
lascerà solo la pace ...



Ivana

venerdì 10 maggio 2013

Ciao Leonardo ...



PENSANDO I TUOI PENSIERI
<<Le nuvole di maggio
non mi fanno più paura,
è come uscire da un lungo inverno
dove il cielo è rimasto grigio in eterno.
Le nuvole di maggio oggi sono bianche
sembrano soffice panna montata,
a indicarmi la via una strada colorata
sale luminosa dalla terra al cielo
dipinta dopo la tempesta di questa giornata,
tu, Dio, la chiamasti arcobaleno,
Dio, quella strada oggi,
che tu hai per me disegnata
si porta lontano tutto il veleno
che per mesi ha consumato il mio corpo
divorandomi le carni giovani
bagnandole col dolore
delle lacrime di mia madre e mio padre,
 accogliendo i sussulti muti di mio fratello,
ho dovuto accompagnarli nel mio fardello.
Sai ho potuto assaporare tutto il loro amore
concentrando quello di una vita intera in pochi mesi,
ho visto amici affaccendarsi ai margini di quella zattera
che  mi ha traghettato nell’ultimo tempo
e poi li ho visti stasera salutarmi e accompagnarmi
nell’ultimo salto per raggiungere quella strada,
e tra una lacrima e un canto, un silenzio e una preghiera
ho sentito i loro cuori battere insieme come una melodia
che rimarrà impressa in loro per molto tempo
dopo che io sarò salito
a quel cielo di maggio con le nuvole bianche
che oggi non fanno più paura … >>
(Leonardo 1994-2013)

lunedì 8 aprile 2013

Così come ti vedo

(dedicata a F. un vecchio amico, che tale non ha saputo restare)
Ad un punto fermo,
bloccato,
interdetto,
dentro uno spazio vuoto
in cui ti muovi tra ipnotiche immagini
sabbia da cui non riesci a ripartire
elemosini emozioni
elargisci parole
unguenti sempre uguali
medesimi specchietti
che attirano volti
e celate anime inquiete
immerse in fughe quotidiane
da incombenti massi,
chimere effimere
si succhiano lente la tua vita
e pensi di avere in pugno
gli istanti ormai perduti
nel tuo involucro vuoto di affetti
nel tuo deserto interiore
che assetato cerca linfa
che scorre assente e irreale
nei miraggi del web
partita stagna
in cui solo si perde
non solo la manche
ma pure cuore e anima
se non addirittura la vita stessa
...

Istanti di dolore

La vita passa
si consumano i giorni
sfilano le ore
bruciano gli istanti
sulla riva di noi
pensieri lambiscono
onde di dolore
scendono lacrime
malinconia
ingoiate emozioni
incuneate nella carne
sanguini senza lamenti
finisce il tempo per questa vita
e piangi solo nel tuo silenzio ...
...
mi fa male guardarti
lo stoppino si accorcia
soffoca la cera flebile fiammella
la candela si spegne
sempre più velocemente
...

Ciao Pietro

Foto di LuceDiCristallo10
Ciao Pietro,
Mentre sciolgo in bocca quest'ultimo biscotto
si mescola alla saliva quel po' di amaro
che la notizia della tua scomparsa
giuntami inaspettata poco fa
sta lasciando tracimare nel mio cuore,
come ultima foglia staccata dal ramo
in questo primo giorno di primavera
si libera la tua corsa verso quell'infinito
finalmente rivive nel vento
quel tuo desiderio di corsa e di vita.
Sai me le ricordo ancora le grida concitate
di mio papà mentre battevi il record
ero piccola, ma questo è uno dei ricordi più belli
in braccio al mio papà a vedere le imprese
di un grande atleta quale sei stato
è così che ti ricorderò:
il mulinare crescente delle tue gambe
l'espressione tirata dalla concentrazione e dal vento
che favorevole ti spinse in alto ...
ciao Pietro ♥
 

Auguri papà

AL MIO PAPA'
Un giorno speciale
dove l'averti accanto
seduto e presente
a cullarmi ancora
e arruffarmi i capelli
con le tue mani nodose
mi scalda il cuore
e non importa
per quanto ancora
per il passato non vissuto
per quel che sarà domani
è per l'oggi
che ancora ti stringo
con l'intensità che durerà
per l'eternità ...
AUGURI PAPA'
tua I.

mercoledì 6 marzo 2013

La pietra

La pietra è fredda e immobile
nel suo giaciglio attende
a volte rotola
nella gravità del suo peso
la pietra non trasuda
che la stantia umidità della notte
ma non lacrima emozioni
la pietra si sgretola a poco a poco
non si nutre
non vive
non palpita
la pietra si lascia infiltrare
dagli agenti esterni
fino a farsi spezzare
ma non soffre
non sanguina
la pietra sa essere tagliente
senza proferir parola alcuna
la pietra sa colpire
usando mano e forza altrui
ma anche nel fato
sa cadere decisa
e spezzare l’incanto
la pietra si lascia usare
diviene casa
e monumenti
e mura
e arma

e cuore
un organo morto
in un corpo
biologicamente vivo

ciò che è pietra non muta
in vita eterna
ma rimane inerme
assoggettato unicamente
dallo scorrere degli eventi
fino alla fine dei tempi

desunto ciò
esula dal divenire
e dall’essere pari a una pietra

domenica 13 gennaio 2013

Aspettando il disgelo

Ho lasciato in sospeso le parole
come fossero piume nel vento,
senza calarle nel foglio bianco
sperando che fossi tu a riempire
per primo quella distesa di bianco,
rarefatto silenzio rotto solo dai ricordi.
Ho lascito in sospeso i pensieri
sulle nuvole burrascose dell'inverno,
condensato ghiaccio sul cuore
mi ricorda che ancora non è primavera.
Sboccerà forse nel disgelo il bucaneve
ricordandoci che parole e pensieri
possono rompere il ghiaccio
ma solo un sorriso generoso
arriva a sciogliere il gelo dell'anima.

lunedì 7 gennaio 2013

Acqua sul cuore

"Perché non siamo solo scatole di argilla
ma cuori fragili e anime volubili".

Scorre acqua dai nostri occhi
sangue dal cuore
palpiti d'amore.
Riarsa è la pelle
nelle aride stagioni
fiumi in secca
pecche d'odio
vento di fuoco
a bruciare la verde linfa
interminabili giorni
a lenire le ferite
nell'attesa di pioggia
e poi miracoli
gocce dense
una dopo l'altra
copiosi scrosci a rinfrancare,
l'essere rinsecchito
si ridesta
e vive!

sabato 27 ottobre 2012

Piccolo fiore

DEDICO QUESTA POESIA A TUTTE LE MAMME E I PAPA' MANCATI
LA DEDICO A PEPPE E SUA MOGLIE CHE OGGI HANNO PERSO I LORO SOGNI
PERCHE' IN LORO NON ABBIA MAI A SPEGNERSI LA SPERANZA E LA FEDE
NEANCHE NEI MOMENTI PIU' BUI

Quando ero ragazza ti pensavo
sapevo che un giorno
saresti stato un piccolo germoglio
il mio ventre come una serra
ti avrebbe protetto

dalle intemperie del mondo
finché tu, talea di me
non saresti diventata pianta indipendente,
con le tue radici forti
da ancorarti ad un altro terreno.
Sognavo sai quando finalmente c'eri.
Quando percepivo i tuoi movimenti
lievi come foglie accarezzate dalla brezza
immaginavo di cullarti
accarezzare la tua pelle di rosa
annusare il tuo profumo
così speciale e così unico
sognavo il tuo sguardo
le manine esili ma forti
che stringevano le mie dita,
e dai miei occhi scendeva una lacrima
frutto maturo dell'emozione più pura...
Ti parlavo, raccontandoti del sole
e dei colori dell'arcobaleno
del mare immenso e delle montagne,
cielo azzurro avrei voluto fossero i tuoi occhi.
Era bella l'attesa
erano belli quei giorni
era bello il sorriso del tuo papà
avrei voluto per te lo stesso sorriso
la stessa gioia che ci faceva ridere
al solo pensarti piccolo fiore.
Ma accadde un giorno
senza un motivo
e senza preavviso
il tuo piccolo cuore tacque
così in quel silenzio finirono i miei sogni,
ma non smisi di sognarti
come un angelo tra gli angeli
come piuma staccata dalle mie ali
tu voli tra le volte del Paradiso
ogni tanto mi vien da sorridere
immaginandoti in braccio al Signore
con il dito puntato
verso la tua mamma quaggiù
che tende il suo sguardo alle stelle
cercando di vederti lassù nel cielo più blu.
...
Io non lo so cosa significa perdere un bimbo
ma ci sono andata vicino con la mia terzogenita
so quello che si prova quando il medico dice
non c'è nulla che possiamo fare
ma solo attendere e vedere se la lesione si rimargina
so che forse solo la preghiera aiuta
ad affrontare tutte le evenienze
e so anche che se non ci sarà
un nuovo uomo o donna sulla terra
ci saranno sicuramente nuovi angeli
a vegliare sulle mamme e i papà
abbiate fede!

domenica 14 ottobre 2012

Ciao fratello e amico don

E' stata bella la sensazione
di te vestito a festa
nel sagrato pieno d'emozione,
c'è chi parte e c'è chi resta.
Tu sei di quelli che son passati
lasciando solchi profondi
giorni che a noi non son bastati
ma che hai resi fecondi.
Ora tutti ti abbiamo scortato
con la nostalgia e con le lacrime
ad iniziare il tuo nuovo mandato
ad abbracciare nuove anime.
Tu Samuele sei stato amico
prima di tutto,
sei e sarai sempre unico
parroco pieno d'affetto.
Persona limpida e speciale
perchè in te arde il fuoco di Cristo
nessuno di noi è per te banale
aiuti tutti ad ogni costo.
Seguendo la via del Vangelo
porti la Sua luce sui nostri passi
come può farlo un angelo
che tiene la mano e sposta i massi.
E' stata emozione quando hai varcato
la soglia della tua nuova Chiesa
entrando non in edificio murato
ma nei cuori aperti e in attesa.
Tanto ci è costato lasciarti andare
ma conosciamo la forza del tuo SI
quel SI che oggi ci aiuta ad amare
ce lo hai inseganto con gesti affettuosi.
La tua semplicità di essere uomo
ricco di carità e umiltà
non ti fa pastore di un duomo
ma dispensatore di serenità.
Nel tuo sorriso limpido
il sorriso di Gesù per noi
nel tuo sguardo vivido
lo sguardo amorevole di Cristo in noi.
Fin qui abbiamo con te camminato
crescendo insieme per sette anni
ora a nuovi fratelli ti abbiamo affidato
tra cori di voci, salmi e inni.
Sia per te da oggi giorno festoso
anche se in noi vedi occhi lucidi
pianto che si mescola di amaro gioioso
pieno di ricordi vividi.
Buon cammino don Samuele
i nostri cuori saranno sempre
insieme al tuo fianco

mercoledì 5 settembre 2012

Nell'eremo

Nell'eremo dell'esaperazione
togli la tua presenza
dal mio cuore e dalla mia mente
togli consistenze dal mio spazio
hai schiaffeggiato le mie mani tese
hai scacciato le mie pretese
hai minacciato nell'intento di difesa
quando nessuna offesa era nell'intenzione
solo richiesta mia d'aiuto
in un giorno di estremo sconforto
in te un giorno remoto trovai forza
ora la stessa forza mi schiaccia 
mi annienta mi toglie il respiro
avrai ciò che chiedi
e in ciò sarà la tua dimora
Nell'eremo dell'esasperazione
togli la tua presenza
dal mio cuore e dalla mia mente
togli consistenze dal mio spazio

lunedì 3 settembre 2012

Tu, il mio vecchio albero

Sei come un'illusione
che appare sfocata nella luce della sera
i contorni vibrano incerti
alla luce di una candela
sei li davanti a me
con i tuoi rami spogli
hai perso il tuo vigore
scheletrico albero d'autunno
il tuo vestito di foglie
ti ha abbandonato
cadendo a brandelli
giace ai tuoi piedi
i tuoi frutti più buoni rapiti
altri son caduti putridi e rinsecchiti
morti tra le braccia sepolte
delle tue radici
saldo ancoraggio alla tua terra
la tua monumentale figura
ora si curva sotto il plumbeo cielo
pesante di nubi e di pioggia
nessuno ti cerca
non dai più riparo
ne cibo
ne amore
dormirai sopito
nel nuovo inverno
cullato dai venti
oltrepasseranno i tuoi spazi
qualche tua scaglia cadrà
sotto il peso di una falsa leggera neve
scenderà poi la pioggia tiepida
della primavera
a lavare le tue ossa,
un brivido forse percorrerà ancora
le tue vene
una timida gemma,
forse,
darà vita ad un nuovo germoglio,
io sarò li ai tuoi piedi
attenderò quel giorno,
e quel giorno sorrideremo ancora
... insieme
foto di Guerino Trivisonno

martedì 14 agosto 2012

Un anno dopo

C'è il sole 
il caldo come allora
ci sono io
come un anno fa
qualche rimorso
 e tanti rimpianti
...
Oltre il tempo
al di la dei ricordi
niente è più come ieri
oggi è un nuovo domani
con le emozioni nuove
che ricoprono di colore
un anno che va sbiadendo
come una vecchia foto
nel fondo di un cassetto
quasi dimenticata

martedì 12 giugno 2012

La mia pace

...non posso avere un'alba eterna
o un tramonto infinito
ma avrei pace solo nella tua voce
che mi risveglia nell'alba
e mi riaddormenta al tramonto ...

mercoledì 30 maggio 2012

Dire di sè non è mai un male


Mi manchi come persona,
come presenza,
come amico,
come parola,
come voce...
non c'è niente di male in questo,
non c'è niente di male
se esprimo quello che sento
anche pubblicamente,
non c'è niente di male
se scrivo una poesia triste,
se metto nero su bianco certi pensieri,
non c'è niente di male
se ripenso a quando parlavamo
senza problemi
non c'è niente di male
nell'espressione di me,
non farne sempre un problema,
non trattarmi sempre come un problema,
stai mettendo paletti dove non servono.
Io adesso ho altri problemi
nel frattempo
cerco solo di esprimere me stessa sempre
quando e come voglio farlo
perchè questo è il mio respiro
questa è la mia aria
questa sono io
libera di essere...

Istanti di cristallo


Nelle sere come queste
dopo il chiasso con gli amici
richiudo i miei invisibili vetri
stringo il nulla nelle mani
il non poter più dire
il non scriverti più
allaga i miei occhi
naufraga il cuore
e poi ...
ci sono istanti
come frammenti di cristallo
li calpesto inutilmente
conficcati sotto i piedi
risalgono l'anima
invadono il petto
si infrangono
lacerano
ogni mia fibra
lacrime in fiume,
in piena nostalgia
ogni atomo di me
vorrei poterti dire
ma non posso più ...

giovedì 24 maggio 2012

Niente è come sembra...

... niente è come sembra
a volte le spiegazioni
possono essere le più semplici
o le più banali
a volte le spiegazioni
non servono
altre sono necessarie
per continuare a vivere
a volte ci si deve spiegare
con sè stessi per primi
con gli altri in seguito
avviene come un ciclo naturale
dell'esistere e dell'essere
in continua relazione,
nella tranquillità dell'oggi
mi sono detta e spiegata molte cose
altre me le spiegherò domani,
nei prossimi giorni
le spiegherò anche a te
nella tranquillità più assoluta ...


giovedì 17 maggio 2012

Avvolgimi

C'è un tempo che scorre
e non lascia segno,
gocce che cadono
non increspano l'acqua,
parole scritte
non graffiano neanche la carta,
voci nel vento
si perdono e non tornano,
presenze trasparenti
si dissolvono silenti
visibili nell'ombra,
c'è questo silenzio
forse voluto
o solo temuto
che mi preme addosso
mi scompiglia dentro
rimango foglia
in balia dei miei pensieri
come fossero temporali
e tempesta
nella quiete rimbombano tuoni,
mi sciolgo in acqua,
tremo
chiusa dentro le mie paure,
incerta
bloccata
silenziosa
cammino nella nebbia
mani nel vuoto
cercano te
nelle ombre
oltrepassono il nulla
nel nulla si perdono
nessun confine
mi dilato
mi espando
volatile
...
trattienimi
...
contienimi
...
parlami
...
spiegami
...
ascoltami
...
accoglimi
...
stringimi
...
avvolgimi
...
soffia e disperdi la nebbia
...

martedì 15 maggio 2012

Il segno di croce

...oggi, papà, quando ti ho messo a letto e ti ho visto tracciarti il segno di croce nonostante il respiro corto, l'affanno e la fatica disegnata sulla faccia, ti ho rivisto con gli occhi di quando ero bambina e ti scrutavo chiedendomi
quale fosse la tua ragione a segnarti, quando invece non eri praticante di quella fede e mi chiedevo se non fosse solo un'abitudine mai persa dagli anni dell'infanzia, quando te lo obbligavano a fare ...
oggi invece credo che quel segno di croce voglia dirmi molto di più, che la tua fede ce l'hai dentro, e non l'hai persa oggi che il mio Dio sembra abbandonarti ...
oggi quella croce, che porti silenzioso, rassegnato, senza un lamento, quasi vergognadoti di dire che sei stanco e stai male, mi vuole dire che sei tu stesso a metterti nelle braccia aperte di quel Gesù, oggi quel Gesù sei anche tu, e come lui non ti scordi di me che seduta ai tuoi piedi continuo a chiedermi perchè ...
oggi quel segno di croce risponde a domande mai fatte, al tuo incoraggiarmi a proseguire il mio corso teologico, senza interromperlo, nonostante la tua malattia rischiasse di sottrarmi dalle lezioni prima che lo portassi a termine, oggi quel tuo gesto mi accompagna come un'indicazione preziosa verso la via della vita, che non finisce con la malattia e nemmeno con la morte, ma rimane in eterno strada di luce ...



... è nel tuo incedere stanco
che vedo il male che avanza
ti si prende tutto
l'aria che respiri
il sorriso spento
cammini incerto
ricurvo sotto il peso
di quella croce invisibile
che ti schiaccia
giorno dopo giorno
ma nel coricarti la tracci
sul tuo corpo
ancora come un tempo
come non fosse variata
la tua unica speranza
che in quella croce
ci sia la strada della luce,
ti cresce spina nel petto
trafitta è ormai la vita
nulla puoi se non attendere
che si spenga il giorno
e si accenda la via
di un nuovo viaggio ...