Naufragare...
Lievi le tue carezze
mi cercano
nei sospiri della nebbia mattutina,
nei pertugi di Venere
gli umori della vitale linfa
sgorgano tiepidi e limpidi
come ruscelli nelle terre dell’Olimpo,
ti disseti
succhi la gemma
ti inebri l’anima
nell’estasi dell’essenza
percorri e ripercorri
le morbide valli
risali turgide colline
fin sulla cima
a carpirne le vette a nutrirti di esse
e nel mio mare ti tuffi
affondi riemergi
nuoti nell’oblio
naufraghi dei sensi
abbandonati a respirare la vita
Questa poesia mi ricorda una poesia ascoltata anni fa, in un italiano duecentesco che recitava: Rosa fresca aulentissima.
RispondiEliminabello a sapersi, non la conosco! Questa l'ho composta stamattina tutta d'un fiato...
EliminaHa mai pensato di scrivere un libro di poesie.
Eliminaci stavo pensando...prima o poi lo faccio. Grazie Ivette
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