Translate

lunedì 7 gennaio 2013

Labirinti

Sono partita da un centro concentrico
caldo e accogliente era il grembo
ma fuori di mia madre
si snodano silenziosi viali
alta la siepe nulla si scorge
oltre il suo ciglio solo brandelli di cielo
visti o intravisti i raggi caldi
sono filtrati a tratti
macchie di luce su ghiaia imperfetta
ha cercato il mio corpo
di catturare quei brevi istanti di luce
si è trafitta l’anima su quelle spade
nei conflitti del bene e del male
nella ricerca della via più breve
scavalcando la siepe
o passandoci attraverso
arrovellando ogni pensiero
come carne arrostita sullo spiedo
ma a spegnere i fuochi
strade chiuse
vie sbarrate
improvvisi scrosci di fredda pioggia
doccia che non ti aspetti
ad attrarre sotto il peso sproporzionato
un fragile esile essere
frammento indistinto
di un universo in declino
giace in ginocchio
il volto rigato di lacrime
colano sulla pozza rossa
tutti gli affanni e le sconfitte
ma poi ci si rialza
alla ricerca della via
quella giusta che conduca
oltre l’orizzonte sconosciuto.
Contando i passi
ma quanti sono?
Quanti ne mancano ancora?
Svolto l’angolo
c’è un altro viale
forse uguale o forse più breve
miraggio tremolante
svanirà anche questo?
Per poi ritrovarmi ancora
a girare in torno
alla ricerca della scorciatoia …

Nessun commento:

Posta un commento

sono graditissime impressioni e commenti