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giovedì 29 marzo 2012

Tristezza


... la mia tristezza
è quando dispenso abbracci
per arginare il sospetto
è quando chiudo gli occhi
e stringendo la carne
immagino altra carne
è quando le notti mi sveglio
e il respiro accanto
non è il tuo ...
... ma nello stesso modo
posso e amo entrambi
nella stessa tristezza
per ragioni differenti ...
e con la stessa forza
ti attraggo e ti respingo ...

mercoledì 28 marzo 2012

Condivisione della stessa fame

 
Cuori affamati d'amore
e l'amore è la sola risposta
alla solitudine dell'anima
non c'è fame di pane nel corpo
ma c'è desiderio di gesti
concreti e veri
desiderio di cose dimenticate
come la luce di un sorriso
la bellezza di un tocco di una carezza
del calore umano
la dolcezza e la leggerezza
del sentirsi amati
e il bisogno di essere compresi,
accolti,
rispettati ...
ma più di tutto c'è la necessità
di condividere tutto questo
con un altro essere umano
per saziare ogni sete e ogni fame ...

Vita e Vita Vera

...questa non è poesia,
è poesia lo sguardo di una madre
riflesso negli occhi di un figlio...



"VITA E VERA VITA!
... ecco mi spesso chiesta come sia
quando dai vita a un figlio mai nato,
non di quei figli che il fato li ha colti prima del tempo
quando ancora erano pensieri indefiniti,
o per rifiuto, egoismo o altro hai gettato nel cesso
ma di quei figli cercati, nati e voluti andando contro tutti
anche contro se stessi conoscendone le conseguenze
figli nati dentro un involucro morto
che un cervello non formato continua a comandare
impartendo ordini muti che soldati sordi
eseguono come capiscono e possono
al ritmo di quel cuore che ritma la vita
oltre tutte le aspettative … “vita”
oltre i tempi usuali di prospettiva … "vita"
e passati i 15 giorni dove pensi che tutto abbia fine
ne passano altri 15 senza che la fiammella si spenga
e nel mese successivo quella arde con nuovo vigore
e passano gli anni, uno, due, tre...13 …
e ancora non è finita...,
quel involucro morto si è riempito
di giorni infiniti, di battaglie vinte,
di notti insonni, di lacrime e sorrisi
e le albe sono come i tramonti
i mezzogiorni come le mezzenotti
e la tua vita è li in quei dieci metri quadrati
dai quali fatichi a staccarti
anche quando le necessità chiamano
ma tu annienti te stessa e dimentichi
di essere donna, moglie, figlia...
e l'unica cosa che sei è madre,
madre ad ogni costo ...
... ebbene oggi ho avuto la mia risposta
davanti ad una figlia che rimane viva
dentro un involucro indefinito
che sopporta e supera tutti i dolori
di un corpo in disfacimento
davanti a un sorriso che sembra una smorfia
mani e piedi rattrappiti che stringono per riflesso
la carezza incerta e temuta,
ma sentita e fatta per desiderio
di carpire una spiegazione alla vita
che tale non sembra
ma che si scioglie in lacrime
di fronte a quello sguardo
che si illumina come stelle nel cielo
alla voce di te madre
e allora comprendo e ho conferma
che il Figlio dell’uomo continua a vivere
grazie all’amore incondizionato e caritatevole,
che madre e figlia sono tutt'uno,
che non c'è l'una senza l'altra
che dentro quel involucro chiuso è racchiuso
un percorso lungo come la strada del calvario
ma quella croce è resa leggera
perchè è costruita con corteccia d'amore
intrecciata dalla complice intesa
di una madre e di una figlia ..

lunedì 26 marzo 2012

AI PIEDI D'UN CASTELLO PARVENZA DI SUSSURRI


... rocce dall'odore del passato
vite strusciate contro la ruvidezza
hanno impresso il loro marchio
scalfitto nel lasciar il segno
che oggi rimane ancora
cicatrice nitida di umana mano
e invisibile pelle e sangue
lavati dallo scorrere del tempo
non si scorgono più
rimangono presenze invisibili
sussurri e canti che si perdono
nel soffio del vento
nello scalpiccio di passi furtivi
che par ancora vivo
per il sentiero di peschi fiorito
tra fruscio soffuso degli ulivi
rannicchiati nelle braccia delle mura
al suono tintinnante delle cavalcature
zoccoli veloci sulla panoramica
tra le file di cipressi ritti come sentinelle
vi nascondeste all'occhio nemico
ma li vi colse corolle spezzate
nelle battaglie di remote guerre...
... or ti si ornano le pareti
di monili preziosi
gioielli donati dalla primavera
sul tuo corpo ruvido
rappreso tra i sassi un ciuffo
a ricoprirti il cuor di pietra
a rimembrare l'anime
che ai tuoi piedi lasciarono
per sempre le loro carni ...

sabato 24 marzo 2012

Ricordi in bianco e nero


... a piedi scalzi sul selciato
correvamo spensierati e liberi
non sentivamo nessun dolore
perchè i nostri passi volavano
trasportati dal nostro giocare
... immagini in bianco e nero
sovrapposte a colori sbiaditi
in cui i passi sono sofferenza
e dove ogni sasso si conficca
dentro il cuore e graffia l'anima
... a piedi nudi sul selciato
vorrei tornare a correre
invaghirmi di illusioni innocenti
di quando la vita iniziava
a bruciarmi addosso
e l'avrei percorsa senza sosta
per mille volte e altre mille ancora
tanto era bello correre e sognare
... a piedi nudi sul selciato
strette nelle mani altre mani
e di volata giù nel prato
rotolando stesi nell'erba
fin a far girare la testa
che tanto di pensieri
non ne aveva
e quelli lieti ballavano
dentro insieme a tante risate
nei vestiti stropicciati
nei fili di fieno nei capelli
negli occhi limpidi e belli
... a piedi nudi sul selciato
mi son messa e ti ho aspettato
ma da me è tornato solo un ricordo
sbiadito e in bianco e nero sei partito
insieme alle vertigini dei passi nudi e fragili
nell'oggi e nel domani ...

mercoledì 21 marzo 2012

Fine! ... riparto ...


...
riparto sola
anima sciolta
disciolta...

Quel che è scritto è scritto
indelebile rimane
anche se irrita
se crea distacco
quel che è scritto
dilata le distanze
da crepa ad abisso
mi allontano
su zolle informi galleggianti
sul tuo mare nero
torbido di pensieri fangosi
prendo coscienza di me stessa
sciolgo i nodi
ritiro le ancore
spiego le vele
vento leggero
nuova corrente
mi trasporta lontano
mare limpido
cielo colorato
via dalle sabbie mobili
cerco di nuovo di camminare
passo dopo passo
sola
sciolta
libera
aquilone senza fili
dentro l'arcobaleno
ogni lacrima sia pioggerella
tiepida di primavera
ogni sorriso
sia uno spigolo di luce
che accende e colori
ogni strada
lontano dal buio
del tuo inverno
io vivo di nuovo
nella mia primavera
che si espande lieta
nella mia anima solitaria ...

lunedì 19 marzo 2012

A tutti i padri del mondo


Padre
che un giorno ti sei riscoperto tale
nell'annuncio di un figlio
ancora invisibile
ma già riempiva ogni pensiero
padre che hai visto
la vita prendere forma
e l'hai custodita
protetta
nutrita
difesa
padre che hai condiviso
le pene delle madre
rimanendole accanto
padre che nelle gioie hai riso
e nelle asperità sei pilastro
padre che cogli l'attimo
per un abbraccio
padre che del figlio sei coraggio
sei spinta verso l'alto
padre che tutto hai realizzato
con amore senza confine
padre che dei figli hai visto la fine
ma nella dignità hai celato le tue lacrime
rimanendo vero conforto
a una madre che piange
padre che hai dato tutto te stesso
nelle lunghe giornate
e nelle notti infinite
stanco e sudato
per i figli hai lottato
alzando il pugno
ad un mondo sbagliato
padre che sei padre e madre
padre che piano ti spegni
ma lasci nelle tue rughe
insegnamenti indelebili
impressi per la vita
nel cuore dei tuoi figli
... AUGURI A TUTTI I PADRI DEL MONDO ...

A mio papà


Un giorno speciale
dove l'averti accanto
seduto e presente
a cullarmi ancora
e arruffarmi i capelli
con le tue mani nodose
mi scalda il cuore
e non importa
per quanto ancora
per il passato non vissuto
per quel che sarà domani
è per l'oggi
che ancora ti stringo
e si sciolglie l'amore
come cioccolato caldo
su un bignè
a ricoprici entrambi
e viver il dolce nostro abbraccio
con l'intensità che durerà
per l'eternità ...
AUGURI PAPA'

domenica 18 marzo 2012

In un lembo di mare




La pelle pregna 
puzza di gente
sentori di città
si appiccicano addosso
invadono
entrano nelle narici
coprono di smog intenso
tutta la trasparenza
diventa nebbia
la mente si offusca
drogata assuefatta
di odori stagnanti
divento parte di essi
pustola vagante
inglobata nel fumo
che cinge e soffoca
...
rumori assordanti
assalgono
intrappolano
schiacciano
rimbomba la mente
muoiono i pensieri
sigillati
confusi
mischiati
rigirati
inespressi
turbinanti
senza meta
senza via d'uscita
battono i pugni
contro un invisibile barriera
grida la mente
senza suono
martella la voce
senza essere udita
divento parte del frastuono
rumore insignificante
nel caos costante
...
sapori assurdi
eco dei fetori
bocconi senza gusto
schifano il palato
inghiotto
pillole tutte uguali
senza assaporare
mastico poltiglie
inconsistenti
che si infiltrano tra i denti
e vi rimangono
per tempi senza tempo
calcificandosi
stalattiti
in umide caverne
...
bloccato
circondato
ogni sguardo limitato
da pareti impenetrabili
sbatto contro muri
prigioni alte cento piani
cerco i raggi di sole
da feritoie irrisorie
trafigge l'aria
uno spiraglio
come un fendente
di spillo
piccoli coriandoli di cielo
si perdono
nelle vetrate annerite
riflessi di luce
artificio e non beneficio
si spegne l'occhio
strizzato
abbagliato
celato
coperto da lenti
altri muri
a barricare ogni sguardo
...
tonf tonf tonf
passo di piombo
ritmico
simmetrico
passo d'automa
trasporta di peso
tutto il corpo
dimentico d'essere persona
ma limitata portata
di un carico sovrappeso
bagagli di cose
piedi incapsulati
pulsano
piangono
imprecano
dentro involucri
che stringono
umidicci
e stantii
come cantine
tocco
inverosimile
cose tutte uguali
tutte grigie
tutte fredde
mani penzolanti
cercano appigli
che siano agganci
di calore
trovano solo
aria senza tatto
in assenza di contatto
...
naso
bocca
occhi
orecchie
pelle
in attesa della metamorfosi
trepidante ogni senso
come gemma
al sol di marzo
sboccia nella brezza salmastra
un fiore
si schiudono le narici
pervase da intense zaffate
di pulviscolo d'alghe
racchiude ed espande
atomi di mare
l'onda che si infrange
schizzi di sale
sulle labbra
sapore sapido di vita
freme la lingua
affamata e avida
aspira bocconi nuovi
a saziare l'indomabile
flutto di acquolina
spazia lo sguardo
ormai irrefrenabile
a carpire l'orizzonte
flebile e sottile linea
trampolino verso il cielo
si tuffa nell'infinito
e ricade danzante
tra oscillanti aghi di pino
profumo resinoso
rimestato dalla brezza marina
si riposa finalmente l'occhio
nessun muro da scavalcare
solo spazio da conquistare
risacca:
canto del mare
note dolci
battiti d'ali
stridono gabbiani
è svanito il caos
si è spento il frastuono
assorbo ogni suono
melodia d'orchestra
guidata dal vento
carezza le guance
scompiglia i capelli
apro le braccia
mi abbraccia
scaccio le scarpe
poso i piedi liberi
calpesto il paradiso
e qui rinasco
in un lembo di mare
naufraga ogni senso
perduto nel tempo
...

martedì 13 marzo 2012

L'incanto di un istante


Ho seguito il tramonto
morbide nubi
distese sul cielo
fazzoletti rosa
tremula l'aria tiepida
che si dissolve
un brivido
scompare la luce
spenta dalle mani protese
dei cipressi
ombre nere
allineate in una marcia statica
ho scelto la strada più lunga
per mantenere lo sguardo
più a lungo possibile
fisso sul giorno che muore
e nella morte che lo prende
una nascita asseconda
nasce la sera
in un travaglio lento
e impercettibile
nasce col suo pianto silenzioso
profuma di quiete
come pelle d'un bimbo
come il miele d'albicocca
luce setosa rappresa
negli occhi delle stelle
nel velluto del buio
è spenta anche l'ultima scintilla
ed è sera
nell'incanto di un istante.

domenica 11 marzo 2012

Dove aleggia lo Spirito

 Vita che risorge
nasce e si rinnova
lì tra i sassi
posati su terra arida
accanto a brandelli
di foglie secche
la vita e la morte
compagne da sempre
di una danza stupefatta
un nuovo miracolo
prende forma
in una allegoria di colori
in una perfezione divina
lì dove lo Spirito aleggia
nasce e sorride la vita

11 marzo 2012

giovedì 8 marzo 2012

DONNA RINNEGATA


Oggi 8 marzo
linea intrecciata
pensiero alla donna
che mamma non è diventata
che figlia non è mai stata
che ha dato se stessa
che è rifiutata
che lotta
che piange
che soffre
che ha freddo
che ha fame
che è abbandonata
che il male l'ha condannata
che il marito l'ha tradita
che i figli rinnegata
che i genitori picchiata
che la fanno prostituire
che è discriminata
che il colore l'ha isolata
che uomo è diventata
che il sorriso ha spento
che corre tutto il giorno
che vede solo l'alba e il tramonto
che ha il mondo sulle spalle
e l'angoscia dentro il cuore
che nel rogo è perita
vivendo un'illusione
per salvare la sua dignità
donna oggi il pensiero è per te
che tutti gli altri giorni
sei solo donna e niente più ...

mercoledì 7 marzo 2012

8 marzo UNA GARDENIA PER l'AISM

DOMANI BOICOTTIAMO LA MIMOSA PER UNA BUONA CAUSA...

Il primo week end di marzo, proprio in occasione della festa della donna, tornerà la Gardenia dell’AISM, l’appuntamento con la solidarietà per combattere la Sclerosi Multipla: uno dei più importanti momenti di raccolta fondi organizzati a livello nazionale dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. In provincia di Alessandria le gardenie dell’AISM vi aspettano sabato 3 e domenica 4 marzo: in alcuni punti della provincia potrete trovare le gardenie anche venerdì 2. I volontari della sezione provinciale dell’Associazione saranno presenti in circa 120 punti di solidarietà – principalmente piazze, parrocchie e centri commerciali – per distribuire migliaia di piante di gardenia: il ricavato dell’iniziativa sarà utilizzato per sostenere i progetti di ricerca scientifica e i servizi di assistenza dedicati alle persone con sclerosi multipla del territorio. Ancora una volta l’iniziativa di raccolta fondi dell’AISM è stata fissata in concomitanza con la festa della donna: da qui lo slogan di questa edizione “per la festa della donna, regala questa mimosa” che appare sopra l’immagine di una splendida gardenia fiorita. Tale scelta è tutt’altro che casuale dal momento che la sclerosi multipla, malattia cronica, tra le più gravi del sistema nervoso centrale, colpisce principalmente proprio le donne, con un rapporto di due a uno rispetto agli uomini. Le gardenie dell’AISM si potranno trovare oltre che nel capoluogo, anche nei centri zona e in molti altri comuni del territorio: valenzano, novese, tortonese, acquese, ovadese e casalese.

martedì 6 marzo 2012

Le mie nuvole


Nuvole segrete
nascoste dentro il cuore
nuvole tempestose
scompigliano le notti
nuvole ribelli
distaccate arruffate
nuvole dove sogno
un volteggio allegro
nuvole dove riposo
morbido giaciglio
nuvole avvolgenti
abbraccio silenzioso
nuvole imponenti
si stagliano dentro il blu
nuvole che si tuffano
nello specchio d'un lago
nuvole sospese
a velare le cime
nuvole basse
danzano veloci
nelle braccia del vento
nuvole bianche
dense come bambagie
nuvole grigie
cupe scagliano bagliori
sussulti e tremori
nuvole sottili
come fili di capelli
nuvole rosa
nascono come figlie d'albe
nuvole rosse
muoiono nel tramonto
nuvole d'ombra
oscurano la luna
nuvole sottili
si consumano nel sole
nuvole bagnate
sospirano l'arcobaleno
nuvole tutte le respiro
sono giorni che scorrono
or veloci
ora lente
a volte felici
altre piangenti
ma il più delle volte
strappano un sorriso
son buffe figure
nel teatro del cielo
allegre
radenti
e divertenti
mano nella mano
ci balliamo dentro...

lunedì 5 marzo 2012

Avvinghiati ai muri




 









... e poi ci sono i muri
dove lasciamo i pianti
dove sbattiamo la testa
senza guardare
senza sentire
muri invalicabili
spessi come montagne
muri che tolgono la vista
che sovrastano
che nascondono il cielo
muri eretti a proteggerci
muri per non parlare
muri per non sognare
muri dentro
freddi come pietre
pesanti come il buio
muri sempre muri
muri a dividere
muri messi a confine
a delineare il mio e il tuo
muri
muri
muri e ancora muri ...
ma ci sono anche altri muri
muri che sorreggono
muri caldi baciati dal sole
muri che ti abbracciano
che proteggono
che hanno calore
muri di pietra antica
che portano memorie
muri nuovi dove metterci la via
muri colorati
dipinti
allegri
muri da dipingere
con le impronte di una vita
muri dove appendere ricordi
muri come fogli di cielo
dove scrivere pensieri
muri dove si posano le ali dei sogni
muri pieni di verde
aggrappato avvinghiato
in un amplesso fecondo
muri
muri
muri e ancora muri ...
e quelli di gomma
di cristallo
di metallo
muri messi a barriera
muri sorridenti come una dentiera
muri sdentati come merli di un castello
muri da scalare
da scavalcare
da saltare
muri da salirci
muri in cui sedersi
muri come osservatori sul mondo
avamposti delle nostre esistenze
muri dove tamburellano le gambe
dondolanti nel vuoto
muri per attendere
muri per sorprendere
muri che ti mettono al muro
muri dove da bambini
con l'avambraccio appoggiato
si contava fino a cento
muri che da ragazzi si graffiava
per inciderci cuori
con impressi i primi amori
muri con affissi manifesti
bizzarri o seriosi
muri pieni di facce
allargate di promesse
piene di cerone
a celare l'imbroglione
muri vestiti eleganti
con le calze e i tacchi a spillo
o di donne in mutande
muri intraprendenti
pieni di consigli
che ti amicano
e fai questo o quello
muri
muri
muri e ancora muri
muri strisciati
muri dove son perite delle vite
muri maestri
muri divisori
muri contenitori
muri come trampolino
da spiccare il volo
muri da appoggiarvi le spalle
e tirare un sospiro di sollievo
perchè la vista al di là del muro
è solo di orizzonte sconfinato
dove nessun muro lo ha delimitato
e vi spazia libero ogni pensiero
che vuol volare
oltre
in alto
al di sopra di ogni muro ...
e poi basta muri
muniamoci di mazza
abbattiamoli tutti
soprattutto quelli che
impediscono
bloccano
smorzano
l'ardore della vita!