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domenica 26 febbraio 2012

Statue

(Parco Bolasco Revedin a Castelfranco V.to)

Danza di figure mute,
pietre:
piedistalli immobili
cerchio di spettatori silenziosi
nell'anfiteatro erboso
aspettano statici
dentro una piazza antica
fermi bloccati
in attimi di vita
menomati gli arti
pianto muto,
parlano:
brusii improvvisi
ascoltano guardinghi,
osservo nascosta
aspetto movimento
l'accendersi di una danza
l'eco di una voce
odo solo il soffio del vento
il suo canto silenzioso
accarezza il passato
si espande solitario nella radura,
danza:
si impiglia e scuote rami
piroettano foglie
danzatrici improvvisate
battito d'ali
angeli in fuga
silenzio ...

sabato 25 febbraio 2012

venerdì 24 febbraio 2012

La Panchina


LA PANCHINA (breve racconto)

Ti guardavo passando, ogni sera, mentre rientravo alla mia confortevole dimora, ti guardavo, occupavi sempre lo stesso posto, quello ormai ti apparteneva di diritto; arrivavi verso sera, pian piano, sistemavi le tue proprietà come si sistema il proprio spazio per sentirsi a proprio agio, con meticolosa precisione sistemavi gli oggetti che più ti erano cari secondo un tuo ordine preciso, portavi con te, sempre, un cartone nuovo che spiegavi e stendevi sopra la panchina, ripiegandolo amorevolmente perché ti facesse da materasso e da tetto, lasciando un piccolo spazio per vedere le stelle; poi ti stendevi e ti rinchiudevi come un bruco dentro un bozzolo e da li guardavi dentro una cornice la gente che passava, un andirivieni di piedi veloci, visi indifferenti, cuori spenti, guardavi così il tuo programma serale dove anche io entravo come comparsa frettolosa, curiosa ti guardavo e sorridevo felice di vederti ancora li come ogni sera puntuale, presenza rassicurante nella imprevedibilità della giornata, ma già al mattino quando tutto ricominciava la panchina era di nuovo vuota, solitaria, persa nel parco triste nella sua isolata nicchia tra i rami spogli e ti aspettava bramosa del tuo calore,
del tuo modo speciale di adornarla e renderla finalmente amata. Venne poi la neve, scese lenta tutta la notte, coprì ogni cosa di un denso soffice tappeto candido, persi ore a guardarla dalla finestra ammaliata davanti allo spettacolo quasi insolito; il tuo pensiero mi sfiorò appena come una carezza d'aria, pensai che saresti stato costretto a riordinare in fretta tutte le tue cose e in fretta ti saresti recato in un riparo più adatto, a riscaldarti insieme a tanti altri che come te amavano in fondo la riservatezza della solitudine. Passarono giorni prima che si potesse di nuovo uscire per strada e tornare a una apparente normalità e quando fu possibile tornai alle mie mansioni aspettando la sera, l'ora del rientro in cui ti avrei nuovamente visto indaffarato a ricomporre il tuo giaciglio, ma quella sera non c'eri e nemmeno la successiva, ne quella dopo ancora, non seppi più nulla di te come se tu fossi stato parte della neve e ti fossi sciolto con essa, ma io amo immaginarti come una farfalla uscito dal tuo bozzolo di cartone e liberate le ali hai spiccato il volo per vedere dall'alto tutta l'indifferenza che brulica simile alle formiche indaffarate senza alzare mai gli occhi al cielo, immaginare tutti gli sguardi stanchi e assonnati posati per caso sulla tua panchina vuota che con me piange la tua assenza.

Il lamento del fiocco di neve


Io me ne vado ...
... vado via!
Disciolta nel calore
di un raggio di sole
mi allontano nel cielo
vado e non torno ...
... vado e non torno più!
Parole disciolte
nell'attimo eterno
di quando mi poso e muoio
assorbita dalla terra
rapita dal vento
cristalli di ghiaccio
dal grigio scendono
polvere di luce
danza nel sole
si mescolano
... insieme ...
uniti si spengono
rubado un istante
rubando una vita
rubando istanti alla vita ...


mercoledì 22 febbraio 2012

Se vuoi offrimi...


Offrimi qualcosa di vero
in cui potermi appoggiare
un sentimento pulito
di cui mi possa fidare
una mano
quando mi sento perduta
un sorriso
che mi illumini la giornata
un saluto sincero
che mi riscaldi il cuore
parole sagge
per drizzare le mie curve sviate
comprensione
per quelle volte in cui ti confondo
accettazione
per quello che ho dentro
un abbraccio
per quello che sono fuori
una carezza
quando mi sento sola
la tua attenzione
quando nessuno sa ascoltarmi
ottimismo
quando mi abbatto
incitazione
quando mi sto arenando nei miei scogli
una piccola parte di te
da portarmi nel cuore
che mi resti vicino
senza trascinarmi dove non voglio
...un po' perchè io sono così
un po' perchè è questo che io sento di poterti offrire
senza cambiare...senza volerti cambiare...!

lunedì 20 febbraio 2012

 
Maschere di cartone
son i ricordi del mio passato
di quando si facevano
coprifaccia colorati
con scatole di cartone
della pasta o del sapone
nascondersi profumava
di pappa e di bucato
il mondo ridente si spiava
attraverso buchi con arte ritagliati
un sorriso si celava
sotto la maschera legata
con elastico o spago
che strappava i capelli
ma non ci importava
se una risata mascherata ci scappava
e a completar travestimento
qualche indumento smesso
di mamma o di papà
buffi cappelli dai nonni prestati
nella tasca un fiasca
coriandoli e stelle filanti
in parte riciclate dalle feste fatte a scuola
quando ancora si potevano fare
senza subire lamentele
da chi doveva poi pulire
ma si godeva l'allegro vociare
di un giorno un po' speciale
dove tutti cambiavano ruolo
non per necessità di sentirsi un'altro
ma per divertire e gioire
si gustava l'aria profumata di frittelle
che fluiva dalle finestre d'ogni casa
e i cuori erano leggeri
come leggera era l'atmosfera
del giorno di carnevale!

Acqua bollente

 
Ho lasciato che il suo scroscio
mi avvolgesse e s'attutisserero
tutti i rumori dentro e fuori
che lo stesso facesse il suo calore
come tanti aghi infuocati
mi son lasciata trafiggere
speravo mi entrasse dentro
volevo mi lavasse via tante tristezze
chiuse insieme a tanto freddo
ma continuava solo a scivolarmi
addosso sulla pelle
bruciandomi lentamente
ha solo lavato via
il freddo che avevo in superficie
lasciando una bolla vuota
dove è il tuo posto
dentro il cuore mio
e li sta scritto:
"mi sono assentato"
io rimango qui in sala d'attesa ...

domenica 19 febbraio 2012

Oltre ... il vuoto

 
Si spegne in una goccia di sudore
tutta la voglia di calore
si spegne in una goccia di pioggia
il rigo di una lacrima
si bagnano le mani d'acqua fredda
che riempie questo abisso
affogano parole
nelle profondità che ci separano
si perdono gli sguardi imbarazzati
nel vago del cielo
cercano appigli i battiti del cuore
dove potersi fermare
riposare riprendendo ossigeno
nel fiato che si restringe
mozzato da un cappio invisibile
presenze che si sfiorano
lasciando spazio alle solitudini
che lacerano e imprigionano.

venerdì 17 febbraio 2012

Lo sguardo

 
...chiusi gli occhi
e assaporai su di me
la carezza del suo sguardo
occhi che si insinuavano
dentro le pieghe del mio essere
che invano tentavo di nascondere
mi trovai a coprirmi
in una stanza spoglia
dove niente mi celava
la sua mano invisibile
mi scopriva...

UN RAGGIO DI SOLE



E' un raggio di sole caldo:
si dilata nell'aria frizzante
danza con l'ultima foglia sbiadita
che ancora si regge aggrappata ad un filo
a quel che fu suo padre e sua madre
ora scheletrico si protende
verso l'azzurro terso del cielo.

E' un raggio di sole caldo:
quello che si posa a baciarmi il viso
tiepide labbra sfiorano le palpebre
mano di velluto sulle labbra
braccia timide mi avvolgono
nella brezza limpida abbraccio il cielo
spoglio di ogni velo.

E' un raggio di sole caldo:
sprigiona nell'intorno luce abbagliante
quasi carezza di primavera
prende e solleva timide dita verdi
bulbi di narcisi bucano la terra rugosa
in attesa di far danzar corolle
primedonne nei tappeti smeraldini.

E' un raggio di sole caldo:
dimentico nel suo tepore
il candore della neve
che ancora sosta nell'ombra
in piccole pezze fredde
che lente si diradano
lasciando lacrime alla terra.

E' un raggio di sole caldo:
quello che si spegne all'orizzonte
inghiottito dalla terra avida di calore
appiattisco contro la pietra
che ancora trattiene il suo ricordo
racchiuso nella ruvida pelle
baciata a lungo dal suo amore.

giovedì 16 febbraio 2012

Dolore indescrivibile



Svanito nell'effimera illusione
ti nascondi in un velo di silenzio
spesso come una cascata
che ti copre nel fragore della giornata
spazza ogni pensiero che s'infrange
contro il muro omertoso del tempo e dello spazio
fa così male
che ogni cellula del corpo sembra coinvolta
in un unico angoscioso canto
mi strapperei da sola con le mie stesse mani
quel pezzo che duole
se servisse ad alleviarmi il dolore
che corrode lento e nulla posso contro di esso
l'apice del dolore affiora dall'intimo del cuore
come da un pozzo profondo si ode l'eco dell'anima
che straziata grida e chiama
lacera nel silenzio piange
ogni tuo spazio ti è lecito
come ti è lecita la libertà
eppure mi manca ogni piccola intersezione
delle nostre essenze

lunedì 13 febbraio 2012

AMA

 
...ama senza pretendere nulla in cambio
ama e basta,
non aspettarti nulla...
anche se quel nulla può far male...
non aspettare parole
avrai silenzi
e i silenzi sono taglienti...
non aspettarti sorrisi
spesso avrai schiaffi
e gli schiaffi riecheggiano
fin nel cuore dell'anima...
ma tu ama, ama e basta
hai già la tua ricompensa
nell'amore che riesci a dare...
nella parola gentile che ti esce dalla bocca
nella carezza calda che hai nelle mani
nelle braccia che sei disposto ad accogliere
ama, ama e basta
e non pretendere mai nulla in cambio...
senza chiederti mai
il valore dell'ultimo petalo...

sabato 11 febbraio 2012

Vento glaciale


Oggi vento che fa da padrone
attraversa rapido grandi distanze
spazza strade invade vie
squarcia la pace con forti folate
strappa brandelli di vele
rapisce pezzi di noi lasciati per caso
sparge il suo ululato dentro ogni spazio
mentre trafigge le fessure degli infissi
si infiltra sotto le porte
afferra subdolo le caviglie
...mano di ghiaccio
stringe e inchioda i movimenti
sale fin dentro i polpacci
invade anche l'anima
neppure i pensieri danzano più
giacciono pigri inermi intirizziti
pietrifica di gelo anche il cuore
coglie un lieve torpore
mentre canta la sua nenia di morte
suonando l'orchestra di strumenti
in balia delle sue dita
illusioni di vita accompagnano
la mente nella morte apparente...

venerdì 10 febbraio 2012

METEO-HAIKU


METEO-HAIKU

Sole velato
vento gelido bora
cerco calore

@IvanaZoia
tutti diritti riservati

giovedì 9 febbraio 2012

Dimenticare

 
 
 
 
 
 
Gioca il fato con pezzi di memoria
mentre rovisto nel baule dei ricordi
annego in un oceano di emozioni
con mano protesa oltre l'onda
aspetto d'esser afferrata
tratta in salvo dove terra non sia
ma giaccia in pace l'anima mia
svanisca questo male eterno
che fiorisce dall'inferno
è lacrima
è sangue
è squarcio profondo
inchioda i respiri
ma son costretta a zittire
soffocare ogni reazione
lasciarmi morire dentro
non proferir parola alcuna
che possa lenire in parte
ogni lacerante tormento...
Richiudo inchiodo incateno
questo baule di insano sentimento.

martedì 7 febbraio 2012

HAIKU (Neve nera)



E' neve nera
sopra le anime in pena
freddo nel cuore
@IvanaZoia
tutti diritti riservati

sabato 4 febbraio 2012

La mia zattera


Naufraga in questa zattera che si è incagliata lontano,
il mio pensiero vaga nel mare del tempo,
riaffiorano come ricordi lontani
i giorni non così remoti,
legalizzata l'unione conquistammo di diritto il nostro paradiso
il nostro angolo di cielo
l'eden dove nessuno oltre noi era padrone di calpestarne il suolo
in qualsiasi momento con un giro di chiave si chiudeva fuori il mondo
restavamo gli unici a popolare il nostro nido,
ogni stanza diventava un pagliericcio d'amore
dove sperimentare e inventare i sogni
con ogni sorta di acrobatico slancio,
abbiamo impresso graffiti su ogni parete
disegnato il futuro,
colorato di vivaci allegri colori i giorni
riempito ogni angolo di questo nostro territorio di gioiosi ricordi,
qui in questa zattera che fu tenero giaciglio
che oggi galleggia nella notte
mi lascio cullare nel mare nostalgico
mi sembra di esse profuga che riconquista un brandello del nostro mondo
come una piccola vacanza dentro la libertà del passato,
poi i nostri sogni si sono materializzati hanno preso forma
da piccoli son cresciuti invadendo gli spazi del nostro paradiso
confinandoci in spazi sempre più ristretti
costringendoci come reietti a nasconderci agli occhi innocenti
il giro di chiave ora lo si fa in un angusta isoletta
dove vi è un piccolo lago di intimità
cullata dalle onde vi è la nostra barca
ancorata al molo del cielo
è l'unico posto che ci rimane
dove poter sognare e riempire il cielo di stelle,
a volte mi capita di vivere altri sogni
salire nella soffitta e rinchiudermi dentro
forse perché è il punto più vicino alle stelle
sotto il cielo rubare illusioni
cambiare i personaggi delle storie
ritrovarmi naufraga in altri mari
rifugiarmi dentro desideri
che non appartengono a questo paradiso
mi capita di fare nuovi graffiti sul muro del tempo
come scarabocchi sopra un disegno ben fatto
ma son solo fantasie a matita
con un colpo di spugna andranno via
mentre il tempo si diverte
a rigare di graffiti indelebili i nostri volti,
mi sembrano buffi quei volti da bambini
mi guardano e sorridono
incorniciati da tulle e confetti accanto al camino
in cui arde l'ultima brace
nel tremolio di quella luce
nel suo bagliore lieve riscopro il tuo calore
mi faccio piccola, dentro questo involucro
simile a un bozzolo sotto un cielo infinito
premo la schiena contro la spalliera morbida
immagino il tuo abbraccio caldo
si fondono i corpi in un unico essere
disegnando i sogni
le nostre mani invisibili si stringono …
Chiudo gli occhi e mi addormento.

venerdì 3 febbraio 2012

(Utopia)



(Utopia)
 
Due calici
fuoco nel camino
si insieme
 
una stanza chiusa
nel nostro infinito


@IvanaZoia
tutti diritti riservati

HAIKU (Vento)

 
HAIKU (Vento)

Fende il vento
quest’erba di cristallo
si è bruciata


@IvanaZoia
tutti diritti riservati

Cielo terra e mare

 
Mare che lambisce la terra
con carezze d'onda
neve che imbianca la sabbia
di lieve candore risplende
nel punto più estremo del cuore
tra cielo terra e mare
si incontrano in un soffio di vento
le nostre anime erranti
dentro un estasi di sentimento
che dura un attimo di ernità
poi si dissolvono di nuovo rapite
da una mano d'acqua e sale
che le riporta nel loro infinito mare.


@IvanaZoia
tutti diritti riservati

giovedì 2 febbraio 2012

mercoledì 1 febbraio 2012

La neve degli amanti

 
Hai mai sentito
il sapore della neve
quando si posa lieve?
Ha il gusto intenso del cielo
che scende a scaglie
si scioglie e svanisce,
lascia l'aroma di un fresco bacio
e un piacevole brivido.
Un caldo respiro
si condensa
nello stupore d'un cristallo
unico e raro,
silenziosa la carezza
che ti lascia sulla pelle,
sussurra pensieri
che aleggiano brevi.
Rarefatte le parole ansimanti
negli istanti degli amanti
avvolti dal candido bagliore,
accese le fiamme
nel romantico calore
degli abbracci
ovattati dei sensi.
Musica silenziosa
lo scricchiolio dei rami
sfiorati dai secchi fiocchi,
suona il vento
il vortice del tempo
aumenta la tormenta
di un passionale tormento
nel gioco di un momento
rincorso sotto il fioccare
intenso della neve..