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lunedì 3 dicembre 2012

Soffio nel cuore

Vento del nord
trasale tra i rami
profumo pungente
di fredde essenze
l’umido abbraccio
il secco il bacio
smarrite gocce
impregnano l’aria
fremono le luci
nel miraggio quieto
degli addobbi
riflessi vitrei
prigionieri della fontana
trecce d’acqua
su pendagli di muschio
tracce di lacrime
sul volto e sul cuore
lividi di commosse emozioni.

Illusori legami

“ ……………………………………
………………………………………
………………………………………
(… uno spazio bianco …
racchiuse parole mute
nel silenzio delle righe
nessun inchiostro a decorare
nessun sospiro a raccontare
nessuna confidenza a suggellare
rimane solo
… uno spazio bianco
tra le righe vuote …)
…………………………………………….
................................................
……………………………………………”

Tu sei indenne (di Marino Monti)

di Marino Monti
Tu sei indenne
(ad una donna distaccata dal mondo)

Tu sei indenne dinnanzi alle cose,
e poi giustifichi quello che vale.
Tante questioni ti sono un pò astiose,
ma di sicuro per gli altri è reale.

Non menzionare il tuo mondo intero,
lascia il tuo viso colmarsi di gioia.
Tu credi sempre che tutto sia vero,
non ti colpisce di tutti la noia.

Parli coi bimbi, spiegando il creato,
sempre gioconda, assidua al dovere,
non consentendo al piccolo nato

di mutar vita, dovendogli avere
quello che è giusto e quello che è dato.
Ma oltre a questo, che vuoi possedere?

di Marino Monti 2012
Grazie Marino per questo sonetto a me dedicato

Considerazioni


... ormai è notte
un'altro giorno è sfuggito
tra il correre e l'affanno
ma cosa abbiamo poi da correre tanto
fare, fare, fare e poi ancora fare
per ritrovarci la sera
sfiniti sul divano
senza voglia di fare le scale
e raggiungere il letto
senza voglia di allungare la mano
e cercare l'altra mano
chissà poi perchè corriamo tanto
per finire a ricorrerci
appaiati come le rotaie
aspettando scambi
che funzionano solo in automatico
altri erano i tempi
in cui tutto si faceva a mano
con lentezza, precisione
e tanta più dedizione ...
anche lo scambio dei binari
aveva un suono più dolce
ed erano attesi con ansia i dì di festa ...

Pianto sulle cipolle


... ho tra le mani cipolle rosse
quando tagli le cipolle
ti scendono lacrime senza motivo
allora mentre scendono
cerchi di trovare un pretesto
per quelle lacrime
pensi al passato
alle cose che ti han fatto soffrire
ma il più delle volte
son solo ricordi
che non fanno più male
nemmeno le nostalgie
piovono più lacrime
scali ogni momento dal passato
fino al presente
cercando anche pianti di commozione
ed è in quel presente che cogli l'occasione
per una lacrima sfuggita
tra il taglio delle cipolle
e l'incontro speciale
che hai avuto oggi ...
(con altri genitori oggi abbiamo allestito lo stand per il mercatino che sarà fatto domani e domenica in favore delle scuole, tra tanti genitori senza problemi pochi hanno realmente collaborato, mi ha colpito Fabiola, mamma di Arianna, una bambina speciale che dalla nascita vive in stato vegetativo, Fabiola da 14 anni accudisce la figlia, vive da quasi reclusa, ma ha trovato tempo e modo mobilitando quasi mezzo paese, per realizzare lavoretti, liquori, ceste, marmellate ecc ecc. Certo se non si può uscire nel mondo, il mondo approderà a casa di Fabiola, che con tanta semplicità regala sorrisi e amicizia senza rimpianti e senza rancori per la sua situazione. GRAZIE AMICA MIA, OGGI LE MIE LACRIME SULLE CIPOLLE SONO GEMME DI COMMOZIONE PER IL TUO ESSERE SPECIALE)

Primavera autunnale

La sorpresa di oggi a metà giornata
colta nel fallo dall'allegro sole
grigiore e bufera da far capriole
nuvola di panna quasi abbagliata.

Sfondi tersi di azzurro primavera
allegra oggi anche la temperatura
rami ricchi di frutta ormai matura
nel tepore vola la capinera.

Trasuda gocce di linfa anche l'erba
vivo prato dal sole illuminato
carezza dolce brezza non acerba.

Tradisce il tappeto di foglie secche,
un ombrello di fungo profumato,
stonati i rami di foglie caduche.

Liberi pensieri

Libera la fantasia di bambina
guardavo i gabbiani volare in cielo
i miei sogni divenivano velo
libere emozioni, d'ebbrezza fina,

solide e palpabili le realtà
erano i materni abbracci ridenti
gli sguardi dolci accondiscendenti
rivolti all'innocente vitalità,

a trasformare l’idea volante
nella sua forma più gioiosa e vera.
ora pensiero libero e vibrante,

non importano più ne sogni ne idee
restano mito di libertà mera
nei petali fragili delle orchidee.

Cicatrici nell'acqua


Una pioggia capricciosa e infantile
cade sul mio tempo laborioso
vezzeggiato il mio capo
carezzatomi da caldi rigoli
affogano nelle scarpe zuppe
i miei piedi
calpestano pozze di infamie
lavate via da fiumi sull'asfalto
mucchi di gialle foglie
pianto di un ginko
nero il suo tronco
nel suo lutto invernale
protesi i rami al grigio cielo
respiro d'aria densa
odori umidi della città
si comprime
l'involucro stagnate
sui frettolosi passi
coperti da sgargianti ombrelli
si aprono solchi d'acqua
al passaggio di neri pneumatici
per poi richiudersi
come un passato che non ritorna
ed esser poi riaperto
ad ogni nuovo passaggio
come antiche cicatrici
segni indelebili e indefiniti.

Tempo fermo


Affogo nel mio tempo fermo
riflessi d’anima nel vetro,
guardo nello scorrere lento
di una pellicola appannata
giochi di vita quotidiana,
stanche e rallentate le foglie
intrise di pianto silente
scivolano sussurrandomi
la lieve danza frusciante,
scorge così il mio cuore stanco
nei rari momenti limpidi
di lontano figure fosche
avviluppate dal grigiore
nel vento priorità celata.

Sotto il suo sguardo


Sto qui sotto questa volta infinita
dove si perde lo sguardo
piovono le stelle
sempre più nitide
sempre più vere
quasi a farsi toccare
sento le loro punte
sfiorarmi di luce
è un brivido quello che ho dentro
è lo sguardo di Dio
che mi trafigge amorevolmente
e seppure il momento sia solitario
tutt’intorno è brusio caloroso
di bellezza effusa.

Visive emozioni

TANKA
Volta infinita
si perde lo sguardo
piovono stelle,
nell'avvolgente notte
luminescente luce.

Desideri

♥ haiku♥
Notturni arpeggi
falce di luna fredda
... accarezzami!

Dissetatamente

♥ haiku ♥
Placata sete
scrosci ripetuti
lacrime di te.

La mia preghiera

...nel deserto si placa il mio cercarti...
...nel silenzio del mio cuore li sta la tua voce...
...nell' aridità della mia anima tu getti il tuo amore...
...tu mio Signore mio unico ristoro...
...tu mio Dio la mia unica via...
...nell'orizzonte cupo la tua luce sorge...
...nella valle oscura del mio io tu espandi i tuoi raggi...
...illumini di vita la mia vita...
...riscaldi le mie membra...
...dis
seti le mie arsure...

...inverdisci le mie aridità...
...nutri la mia fame...
...spegni la mia sete...
...in te la mia gioia Signore e mio Dio d'amore.

Illusorie emozioni

La sensazione di grandine sulla pelle
incontro di note pulviscolo di stelle.
Un freddo che non contiene
un amore che non conviene.
Si perde in illusioni senza calore
ingannatore il fremito del cuore.

Calamità

 Haiku ♥
Grandine incontra
pulviscolo di nebbia
-suoni ovattati.

Nebbia

N E B B I A

N uvole di vapore
E ffluvi inebrianti
B ellezza velata
B ramo silenziosa
I ntime passioni e
A bbracci d’amore

Assimmetricamente


A volte mi coglie alla sprovvista
pensiero intimo di te
come un faro appari nella nebbia
indicando una direzione
ma subito scompare nell’ombra
l’unica via di collisione
rimango stordita
assorta a pregare
per l’assurda situazione
come unico modo
di toccarti nell’illusione
che in parte tu senta
nella flebile luce di un’alba
quello sfiorarti di pensieri
che ancor oggi mi sfuggono
come sospiri nella nebbia.

A ricoprirmi un manto

Corposa notte
denso il buio in me
senza la luna.

Candidi veli
cadono silenziosi,
vitrei riflessi.

Danze effimere,
nell'aria rarefatta
fiorirà l’alba.

Gocce di brina,
nell’incanto sensuale
raggi di luce.

Cadranno petali stanchi
stremate fragili membra
spogliata trema la pianta.

Un tappeto variopinto
si stende su nuda terra
distesa di vivi colori
copre il sonno dei bulbi.

Vorrei sul corpo un manto
con medesimi riflessi,
mimetizzarmi immobile
lasciarmi vegliare ancora
finchè non verrà la sera.

Annoiata!!!

mi sono stancata, mi vengono solo haiku...

Vorrei mi venisse una bella poesia trascinante
invece giaccio qui come foglia caduta
sull'acqua ferma dello stagno
attendo che la corrente arrivi
a trascinarmi ancora
nelle anse contorte di un fiume in piena
solo allora scorrerà di nuovo la vena.

Crisalide

haiku ♥
La finta morte
crisalide dormiente
volerai al sole.

Spigoli

haiku ♥
Obliqui raggi
pulviscolo danzante
spigoli di me.

Attese

HAIKU
L'ultima notte
nell'abbandono fremo
attendo l'alba.

Annunci

HAIKU
Flebile luce
cupi annunci di sera
gracchiano i corvi.

Sfaccettature

KEIRYU
Parabole di vento
inerme scroscio di foglie
mulinelli di polvere
annuncio cupo del mattino
gracchiare macabro di corvi.

Spari

HAIKU
Canne nel vento
all'imbrunire: spari,
fugge l'anatra!

Dolci ricordi

HAIKU (dolci ricordi)
Stilla dolcezza
la mammella turgida:
fiume di latte.

Profumo d'erba
si spande nel sapore
del fresco latte.

Postille antiche-
ingialliti ricordi:
sempre vivi.

Soffi notturni


HAIKU (soffi notturni)
Nobile tempo-
lasci momenti eterni
di felicità.
...
Lumi di follia
la mia rosa sfiorisce.
Stonata nota.
...
Biascica note
di stonate melodie:
pioggia rappresa.
...
Veli di nebbia
sottili s'adensano.
Spettri notturni.
...
Latrati tetri
nell'ombra della notte.
Sale l'angoscia.
...
Bosco notturno:
immobili sagome
ingigantite.
...
Basita luce-
impetuoso scroscio-
poi tutto tace!
...
Morde tenace,
insolito tormento.
Il vento soffia.

Sipari

TANKA
Oscura scena,
si scostano le nubi-
luci di stelle.
Dietro il sipario
attendono le attrici.

Risonanze nel buio

Ascolto note
melodie che mettono brividi
sfiorano l’anima
mentre la coltre buia
di questo giorno
comprime il tutto
nel silenzio umido delle stanze
la tua presenza aleggia muta
il ricordo si fa sussurro
alito lieve all’orecchio
palpabile ormai la tua presenza
s’insinua prepotente nel cuore
parte un tumulto
groviglio d’amore e odio
bagnate parole di rabbia
sfuggono alle labbra
a me sconosciuta la mia voce
risuona l’eco tra i muri
nel tempo fermo
ora piango.

Immagini di grigio

E’ silenzioso il parco
si spogliano i rami
piangendo le loro foglie
nel lutto dell’autunno.
Ormai vuote le panchine
come relitti abbandonati
su serpeggianti viali.
I fiumi ghiaiosi
sono torbidi di fango
simulano ignari
umani sentimenti.
Il volto del cielo
di plumbea cipria velato
ingrigita la sua espressione.
Stretto nella fredda morsa
il cuore indolenzito
si chiude silente
a presagi funesti.
Sull’ultima solare fiamma
l’opaca frigida luce
fiorisce da un lampione.
Gracchia macabro un corvo
ad annunciar la sera.

IMMAGINI IN GRIGIO (versione2)
Silenzioso parco
si spogliano i rami
piangendo foglie
nel lutto d'autunno.

Sono vuote le panchine
relitti abbandonati
lungo i serpeggianti viali.

I fiumi ghiaiosi
torbidi di fango
simulano ignari
umani sentimenti.

Volto di cielo cosparso
di plumbea cipria velato
ingrigita l'espressione.

Stretto nella morsa
cuore indolenzito
si chiude silente,
presagi funesti.

All'ultima solare fiamma
l'opaca frigida luce
fiorisce da un lampione.

Sospira l'autunno

HAIKU
Autunnale via
mulinelli di foglie
-danza la morte.

Brina

____♥ KEIRYU ♥ ____
Veste candida brina
il prato trema stamattina
al tocco del sol nascente
l'amore che cresce silente
riscalda e colora la vita.

Tempo per amare

...Amare non è mai tempo sprecato...
ma di quel tempo non ne tieni conto
perchè ti è naturale il suo scorrere,
ti è famigliare la sua voce,
ti è così docilmente rappreso addosso
che quasi come una pelle
non sai che c'è
e ne senti il dolore
solo quando te la strappano...

mercoledì 14 novembre 2012

La mia gabbia



Tra gabbia e libertà
ho scelto la gabbia
per la sicurezza
effusa dalle sbarre
prigione esteriore
che conservi mia
la libertà interiore
rifugio che preservi
indenne l'idee mie
nella verginità dell'io
che fu nell'innocenza
a partorire illusioni
.

Ricordi



...rubavo un istante
una parte di tempo
all'infinito suo trascorrere
per fissare ancora nella memoria
il peso degli anni
il susseguirsi delle immagini
impregnati i miei ricordi
di suoni, di colori, di profumi
che circondano il mio vivere...
scorgo in fondo all'anima
un'infinita malinconia
che sorga dai miei occhi
come fiumi di pensieri...

Risvegli di pioggia



tace il silezio
ascolta il canto della pioggia
che saluta il giorno di festa
con l'applauso stonato
di questo grigio mattino
immobile una tortora
sul ramo appoggiata
assiste impotente
alla disfatta del suo rifugio
che sotto il peso umido
si spoglia di ogni foglia
s'adombra piano anche l'umore
che vorrebbe il sole a tutte l'ore
pigra e assuefatta dall'odiosa noia
cerca stimoli di vita
l'anima mia....

Giorni d'acqua



Scorreva placida acqua limpida
ora scura, limacciosa e torbida
scivola impetuosa nel suo letto
tutti s’inchinino al suo cospetto
pretende irruenta il suo spazio
dal nord s’allunga fino al Lazio
esce, trabocca dal suo fondo
piroetta girando in tondo
traccia il suo disegno
per lasciare il segno
abbandona sulle mura
una bava densa e oscura
scava con decisione
passando con pressione
corrode con perseveranza
senza tanta manovalanza
al suo passaggio tutto muta
anche l’animale lo fiuta
si vela di fango la foglia
uscire di casa è una doglia
s'adombra di nebbia la strada
avvolge tutta la contrada
pure il selciato è così ricamato
di soffice limo è tutto incerato
Scorre placida acqua limpida
sulla guancia ormai madida
salato è il suo sapore
intriso di dolore
riga la pelle rugosa
di quell’anima erosa
invasa di ricordi lontani
piedi immersi nei pantani
consistenti come lava
che tutto imprigionava
tra rabbia, rassegnazione
e nessuna indignazione
l'acqua d'ovunque venga
nessuno la trattenga
se dal torrente o dall'occhio
è comunque un rischio.